Yin Yoga

Cos'è lo yin yoga?

Lo Yin Yoga è una tipologia di yoga in cui le asana sono mantenute a lungo, da 3 a 5 minuti (o anche di più). Il suo scopo infatti è quello di rilasciare tensione a livello delle strutture profonde del corpo, come tendini, legamenti e fascia, ma anche le ossa. Con lo yinyoga si va a lavorare sulla fascia muscolare rendendo il corpo più flessibile, la muscolatura più forte e facciamo sì che le emozioni non espresse non si accumulino nell’organismo. Agendo in questo modo si favorisce il benessere mentale, e anche quello fisico, perchè contemporaneamente si lavora sui meridiani principali, ben descritti nella MTC (medicina tradizionale cinese), apportando gran giovamento a tutti gli organi interni. Ecco che questo tipo di approccio si rivela essere un ottimo strumento per la salute in generale, sia in via preventiva che curativa agendo in parallelo alla medicina occidentale. Ricordo infatti il consiglio di rivolgersi al proprio medico per problemi di salute.

I muscoli ne traggono vantaggio anche attraverso un lavoro di stretching, cosa che fa dello Yin Yoga un’ottima pratica per chiunque a qualunque età e soprattutto per chi fa sport inserendola come pratica integrativa.

Nello specifico lo Yin Yoga lavora sull’allungamento dei tessuti (e conseguente rilassamento) soprattutto della fascia, una matrice di connettivo extracellulare, che aiuta a mantenere il corpo flessibile ed elastico nel tempo, oltre che a permettere la salute fisica in quanto stimola positivamente le ghiandole tiroide, timo, surrenali, gonadi, pancreas, pineale, pituitaria (e quindi i relativi organi a cui sono collegate) e anche la salute delle articolazioni.
La fase statica delle asana permette di imparare ad ascoltare il corpo per non arrivare alla soglia del dolore, e non produrre sforzo eccessivo. Il restare in maniera pressochè confortevole nelle asana permette di mantenere un respiro calmo e profondo, ossigenando i tessuti e favorendo la disintossicazione.

Perchè 'Yin ' ?

Il termine ‘yin’ nasce dall’idea di Paul Grilley e sua moglie Sarah Powers di includere in una pratica yoga solo l’aspetto yin, cioè della staticità. Paul fu influenzato dall’incontro con Paulie Zinc, un insegnante di yoga taoista che includeva nelle sue lezioni sia momenti yang, di pratica dinamica, che yin in cui certe posture erano mantenute per alcuni minuti. Questo rimanda appunto al concetto taoista di yin e yang, di movimento/azione e passività/ricezione, perchè la vita, e anche noi stessi, è data sia dall’azione che dalla ricezione, dall’accettazione e accoglienza. Per un’esistenza equilibrata abbiamo bisogno di entrambi gli aspetti che si muovono l’uno verso l’altro in maniera armonica, e che sono ben rappresentati graficamente dal simbolo dello yinyang.

La fisiologia dello yin yoga

Praticare Yin Yoga significa lavorare sul tessuto connettivo che serve ad unire, tenere in posizione, ammortizzare e riempire lo spazio. Ossa, sangue, cartilagine, tendini-legamenti e fascia sono tessuti connettivi. Quando si parla di tessuto connettivo ci si riferisce a una matrice extracellulare (cioè tra le cellule) che serve a tenere in buona salute tutto il corpo. E’ composta da varie sostanze, come elastina, collagene, sali di fosfato di calcio nel caso delle ossa, dette sostanze di base, che conferiscono la giusta consistenza a seconda del tipo di connettivo.
Quando la matrice extracellulare è ben idratata, le cellule nutritive e altri componenti possono muoversi liberamente. Le tossine e i prodotti di scarto possono migrare dalla matrice nel sangue o nel sistema linfatico per essere rimossi dal corpo. Con l’avanzare dell’età i nostri tessuti diventano più rigidi, meno elastici e meno aperti al flusso degli altri componenti della nostra matrice. Ecco perchè lo Yin Yoga è un’ottima attività anche per gli anziani.

La ' fascia '

E’ un tipo di connettivo che circonda tutto il corpo estendendosi sotto il derma, circonda i muscoli, le ossa, i vasi sanguigni, i nervi, i singoli organi e tiene insieme e in posizione gruppi di organi. Praticare Yin Yoga significa mantenere in salute la fascia mantenendola forte ed elastica attraverso l’allungamento e il rilassamento. Questo aiuta a prevenire traumi fisici, migliorare la respirazione, diminuire la tensione muscolare e a evitare lesioni.
Il motivo del mantenere le asana per alcuni minuti è dato dal fatto che stare in rilassamento miofasciale favorisce il rilascio dell’ interleuchina 8 che è un antinfiammatorio naturale.
Se la fascia non è in salute o sottoposta a continui shock queste possono essere le conseguenze:
• Mal di testa
• Dolori muscolari e spasmi
• Dolore cronico alla schiena e al collo
• Lesioni ricorrenti
• Sciatica
• Difficoltà respiratorie
• Sensazioni come intorpidimento o spilli
• Posizione errata e ridotta flessibilità

L'importanza dell'acido ialuronico

L’acido ialuronico è un carboidrato che si trova nel corpo, è una sostanza gelatinosa che lega e lubrifica le parti mobili del corpo, come articolazioni e muscoli. Questa sostanza è come l’acqua che mantiene il collagene umido ed elastico. L’acido ialuronico separa e ammortizza le cellule viventi del tessuto connettivo. Questa separazione e ammortizzazione consentono al tessuto di sopportare il peso, resistere a grandi tensioni e resistere all’usura. Con l’andare dell’età la produzione di acido ialuronico diminuisce. Lavorando sul tessuto connettivo con la pratica costante dello Yin Yoga si va ad invertire questa degenerazione. Inoltre, secondo la moderna teoria dei meridiani, la presenza dell’acido ialuronico fornisce le rotte per far fluire l’energia nel corpo attraverso le linee dei meridiani.

Yin yoga e psiche

Dal punto di vista psichico lo Yin Yoga conduce a un maggior equilibrio interiore. Influenzato dalla filosofia taoista, lo yin yoga aiuta a diventare osservatori di noi stessi e della vita per comprenderne il significato ciclico, e a non essere più solo attori che reagiscono agli eventi in maniera impulsiva o automatica. Lo Yin Yoga aiuta a restare nel flusso della vita con il minimo sforzo secondo il concetto del Wu Wei che letteralmente significa “senza azione”: ci aiuta a non andare contro natura ma ad assecondarla. Quindi aiuta ad accettare la natura intorno a noi (per conviverci in armonia) e anche quella dentro di noi, permettendo alla nostra essenza di essere liberata per vivere una vita più fluida e serena.

Come si pratica?

All’interno di una pratica di Yin Yoga si possono distinguere 3 momenti per ogni asana:

  1. entrata graduale : non ci deve essere sforzo (quantomeno eccessivo) nè per assumere la posizione nè per restarci, cioè non è il corpo che si adatta alla pratica ma la pratica che si adatta al corpo fintantochè il corpo stesso non inizia ad aprirsi, a sciogliersi nel tempo e con la pratica costante.
  2. immobilità : una volta trovato l’equilibrio tra tensione e rilassamento si rimane fermi nella posizione, cosa che permette al corpo di abituarsi un pò alla volta alla tensione esercitata sulla fascia, sui tendini e sui legamenti.
  3. tempo : si rimane fermi nelle asana da 3 a 5 minuti (per alcune asana anche di più) così da muovere le energie, lavorare sui meridiani e condizionare la fisiologia del corpo, oltre che permettere di ritrovare uno spazio di calma interiore.

Cui prodest (a chi giova)?

A tutti! Lo yin yoga è una pratica tranquilla, in cui la calma è la parola d’ordine. Non è necessario avere una preparazione di base, chiunque di qualunque età si può approcciare allo yin yoga anche i cosidetti ‘pezzi di legno’ :); come dicevo prima è la pratica ad adattarsi al corpo sia al suo grado di flessibilità che al tipo di struttura ossea. Se svolto con attenzione al proprio corpo senza la fretta (tipica di noi occidentali in costante competizione anche con noi stessi) di voler arrivare alla posa ‘perfetta’, lo yinyoga è assolutamente sicuro.

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