Misandria: donne che odiano gli uomini (parte 2)

Misandria.    Misandria (parte1)

E’ difficile da immaginare nella nostra società un uomo che si sottomette a tutta una serie di ingiurie o si lascia picchiare da una donna? Eppure è ciò che accade ed è ciò che emerge da varie ricerche svolte in Italia e all’estero. I dati raccolti il più delle volte sono inferiori rispetto a quelli raccolti sulle donne vittime di violenza, ma non rispecchiano la realtà dei fatti dal momento che molti uomini non denunciano per vergogna.

E’ molto triste questo, e fa ancora più tristezza il fatto che non si voglia affrontare la questione della violenza familiare sotto tutti i punti di vista.

Se la vittima è la donna si assiste a un interesse generale da parte di Tg e trasmissioni televisive, con psicoterapeuti più o meno noti e varie figure professionali esperte del tema che vagliano la questione nei minimi dettagli, in cui l’uomo ( il maschio) è da rieducare. Senza contare le manifestazioni di ‘Stop alla violenza alle donne’ molto pubblicizzate dai media.

Ma se è l’ uomo la vittima non accade nulla.

C’è da rifletterci. E tanto anche. La mancanza di informazione adeguata la dice lunga sullo stato attuale della nostra società riguardo i diritti umani. Non è forse un diritto di ogni singolo individuo, che sia maschio o femmina, denunciare un torto o una violenza subita e quindi essere tutelato in merito?

Perchè se è un uomo a dichiarare di essere molestato dalla moglie/compagna viene deriso, o peggio ancora non creduto?

Perchè se un uomo subisce molestie sessuali è solo “uno” che non sa approfittare dell’occasione?

E ancora: perchè se è la donna a schiaffeggiare l’uomo è poca cosa (anzi, più facilmente si pensa che magari l’uomo se l’è meritato), ma se è l’uomo a farlo è un animale, una bestia, un violento?

Siamo sicuri che sia solo l’uomo, il maschio a dover essere rieducato?

Ci vuole coraggio per rispondere a queste domande perchè obbliga a metter mano alle fondamenta su cui abbiamo costruito la nostra società, l’educazione e la nostra vita.

E’ frustrante vivere la difficoltà pazzesca di abbattere questo muro sociale fatto di enormi pregiudizi, un muro dove, a sentir le donne, i mattoni migliori e resistenti sono proprio loro, con il loro coraggio e la loro capacità di donare amore nonostante tutto.

E’ davvero sempre così ?

La questione della violenza familiare è una questione personale perchè ci riguarda tutti, anche chi non la vive. Riguarda il nostro modo di pensare alle donne e agli uomini; ci obbliga, anzi, dobbiamo sentirci obbligati a ripensare al nostro sistema di valori sociali e a un senso di giustizia che valga per tutti.

Se le donne in quanto esseri viventi meritano di essere trattate con rispetto lo hanno anche gli uomini. Se l’uomo non ha diritto alcuno di far violenza su una donna perchè mai una donna può far violenza a un uomo? I soprusi non hanno mai giustificazione.

Una società giusta ( e la società è ognuno di noi)  difende e si batte per i diritti di tutti. Tutti dobbiamo contribuire affinchè sia così.

E’ tempo di riconsiderare le nostre convinzioni e pre-giudizi sui ruoli maschili e femminili e chiederci in che modo possano contribuire alla nascita di questo stato di cose. Iniziamo a riconsiderare perchè alle donne vengono attribuite certe caratteristiche, come la gentilezza, la dolcezza, l’accoglienza, il senso di maternità e agli uomini altre, come la forza, l’aggressività, l’insensibilità, la violenza.

Perchè ad esempio l’uomo deve essere sempre ‘macho’ a ogni costo?

Stando così le cose, se un vostro figlio o nipote dovesse essere preso di mira da un gruppo di bulle o essere maltrattato dalla compagna, vorreste davvero che continuasse a subire perchè non ha il coraggio di parlare o di denuciare?  O forse lo vorreste ‘riprendere’ o sbeffeggiare perchè non riesce a difendersi? (considerando che se decidesse di difendersi rischierebbe lui un’ accusa di aggressione).

Teniamo presente inoltre che per denunciare dovrebbe affrontare enormi pregiudizi dovuti anche all’infondata concezione che non è possibile che un maschio sia vittima di una donna.

Un’altra domanda: a una donna che ha un marito violento si dice che è debole perchè non si difende?

E’ tempo di un’introspezione onesta riguardo il nostro sistema di valori perchè è su questo sistema che crescono i nostri bambini, ed è necessario che con un profondo atto di umiltà si inizi a pensare a noi stessi, tutti, uomini e donne, come a esseri fallimentari che hanno bisogno di continuare a imparare ∞

Paola C.G.

⇒ Un’interessante esperimento sociale:

https://www.vanityfair.it/news/societ%C3%A0/14/05/28/violenza-sugli-uomini-video-inglese

Se siete a conoscenza di esperimenti simili a quello nel video scrivetelo nei commenti.

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