Siamo sempre in evoluzione, ma dove stiamo andando? Ci piace davvero la strada che abbiamo scelto? Se si ‘lavora nel modo giusto’ si puo’ evolvere nella direzione a noi piu’ consona.
In questi anni di continui studi e letture di ogni genere legate al benessere della persona, non solo strettamente psichico ma anche alimentare ed energetico, conoscendo e iniziando a praticare discipline come il tai chi, lo yoga, la meditazione, mi si e’ aperto un mondo (o meglio un universo) che ha saputo dare spessore e significato prima di tutto a me come persona e poi come professionista, andando a riempire molto dei vuoti fatti di esperienze interne ed esterne a me da comprendere e ricerche di spiegazioni sulla natura umana, che la sola psicologia non e’ riuscita a colmare.
In questo mio percorso a volte bizzarro, a volte che sembrava appartenere a tutto fuorche’ alla psicologia e ai metodi del counseling mi sono imbattuta nei tarocchi e sulla loro originaria funzione. La mia mente razionale si e’ data parecchio da fare per farmi tornare sulla ‘retta via‘, come se avesse voluto dirmi: “Dopo anni di studi “scientifici” che fai ora…ti dai alle carte?” .
Ma e’ stato come sentire una porta aprirsi. Piu’ io mi informavo e studiavo gli Arcani maggiori piu’ si faceva largo in me un senso di soddisfazione e di appagamento soprattutto quando ho verificato essere un interessante metodo di indagine psicologica, aiutando a mettere in luce aspetti reali della psiche delle persone, a cui ho sottoposto questo metodo, e tenuti nascosti sotto il velo della coscienza.
A. Jodorowsky, C.G. Jung e poi C. Morel per citare i principali sono stati il mio percorso di conoscenza di un metodo a cui mai avrei pensato di approdare, piena come era la mia testa di teorie scientifiche sulla psiche: una disciplina che si rispetti si avvale di sperimentazioni, valutazioni statistiche, teorie sulle dinamiche psicologiche provate e ragionate, e non di strumenti exoterici da divinazione (da exòteros=”esterno”).
E invece.. con mia grande sorpresa i Tarocchi si sono rivelati essere una rappresentazione dell’animo umano e del suo “viaggio” in questo mondo terreno, sono quindi uno strumento esoterico (da esòterikòs = “interiore” “intimo”).
I Tarocchi ‘lavorano’ sul piano simbolico, ricco di significati da estrapolare; sono una sorta di codice criptato (dal greco kriptós=”nascosto”), di immagini che riportano la persona a parti di se’ difficili da affrontare apertamente, ma che puo’ esprimere un po’ alla volta attraverso le rappresentazioni grafiche degli Arcani: i Tarocchi sono uno specchio di se stessi meno brutale di uno specchio reale.
Ecco allora che ad esempio l’Arcano I, il Bagatto, creativo, padrone di se’, che ha volonta’, che vuole sperimentare e costruire anche se ancora senza esperienza; e’ anche la nostra infanzia. Poi il numero II la Papessa piu’ statica, intuitiva, dedita alla conoscenza del mondo terreno e spirituale, e’ lo studio delle cose per prepararsi sul piano teorico prima di agire, ed e’ anche la conoscenza per il risveglio della coscienza, individuale e universale.
A seguire il numero III, l’Imperatrice, e’ l’incarnazione del potere definito tale perche’ c’e’ un mondo esterno da dominare, ma la III deve ancora imparare a governare se stessa, il suo mondo interiore. E cosi’ via attraverso tutti gli altri, come l’ Eremita (che ho scelto come immagine), che e’ la rappresentazione dell’individuo inteso come singolo, solitario, non appartenente a nessun gruppo, e’ il Cercatore di se’ che si mette in discussione e che proprio per questo necessita di isolamento.
Fino ad arrivare all’ Arcano XXI, il Mondo, il completamento del viaggio interiore e personale, la realizzazione di se’, in cui materia e spirito si bilanciano e compenetrano per una comprensione del tutto. E poi c’e’ l’Arcano 0, il Matto, il coraggio di ‘buttarsi’, di lasciarsi le cose alle spalle per iniziare un nuovo percorso, di lanciarsi nuovamente nel caos per ricreare un nuovo ordine: e’ per questo che ha come numero lo Zero che rappresenta la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo ( e proprio per questo motivo puo’ stare sia all’inizio del mazzo che alla fine).
Ogni Arcano ha in se’ anche aspetti negativi, il rovescio della medaglia; l’interpretazione dipende dalla stesa tarologica e dalla persona che la richiede. Ma non vanno intesi come l’evento funesto che sta per arrivare ma l’occasione per cambiare quello che non funziona in qualcosa di meglio per migliorare la nostra vita.
I 22 Arcani maggiori sono sicuramente un mezzo facilitante per l’espressione di se’, aiutano a ‘tirar fuori’ cose che normalmente emergerebbero solo dopo qualche colloquio, soprattutto se la persona ha difficolta’ ad esprimere certi aspetti della sua interiorita’. Questo appunto perche’ utilizzano un linguaggio emozionale, legato ai simboli/archetipi comuni a tutti, cioe’ a immagini cariche di significato esistenziale che ci uniscono tutti, o anche di significati strettamente personali legati alla propria esperienza. L’Imperatore, l’ arcano IV, e’ colui che ha integrato la volonta’ e l’azione del Bagatto con la conoscenza della Papessa e il potere acquisito dell’Imperatrice, arrivando a dominare il suo “regno” (esteriore e interiore); e puo’ essere anche la rappresentazione di una figura paterna o maschile importante vissuta nella propria vita.
E’ importante quindi per me chiarire che l’utilizzo dei Tarocchi NON ha nulla a che vedere con la cartomanzia. (Non e’ una critica a chi fa letture predittive, non mi addentro in un territorio che non conosco)
Posso dire tuttavia che i Tarocchi in un certo senso sono predittivi perche’ il mettere in luce le paure della persona, i blocchi emotivi, i limiti, le potenzialita’, e’ come se dicessero ” il tuo futuro dipende dal tuo presente, se continui cosi’ la tua vita sara’ sempre la stessa, e non potrai avere quello che cerchi “.
Prenota ora una consulenza!
320-8422789